“Perché dobbiamo studiare queste cose?”. È una domanda che suona famigliare e frustrante per molti insegnanti. Chi la pone, infatti, è un ragazzo che, non capendo a cosa potrà servirgli nella vita conoscere il legame covalente o la fotosintesi clorofilliana, non trova motivazione sufficiente per impegnarsi nello studio di questi argomenti. E, come è ben noto, la motivazione è essenziale per un buon percorso di studi. Uno dei compiti degli insegnanti è quindi far riconoscere ai ragazzi che gli argomenti affrontati nelle lezioni hanno stretti collegamenti con il mondo reale e che non è poi così improbabile che, prima o poi, possano rivelarsi utili durante la vita quotidiana. Gli studenti che cominciano a intuire il legame tra scienza e società sui banchi di scuola avranno maggiori probabilità di diventare cittadini consapevoli di questa relazione in futuro. Un modo per raggiungere questo scopo, almeno per quanto riguarda le discipline scientifiche, è quello di far partecipare gli studenti a una vera attività di ricerca: è possibile farlo, come sarà discusso in questa tesi, coinvolgendo la classe in un progetto di citizen science. Con questa espressione si indicano, infatti, tutte quelle attività, diverse per tipologia e ambito di riferimento, che prevedono la partecipazione nelle attività sperimentali di volontari che non siano scienziati di professione; negli ultimi vent’anni simili attività sono aumentate notevolmente in numero e ampiezza della popolazione coinvolta. Lo scopo di questa tesi è indagare in che modo queste attività si integrino nella didattica delle scienze delle scuole secondarie, attraverso un’analisi suddivisa in due fasi: nella prima fase è stata messa a punto una griglia di osservazione dei progetti di citizen science, usata come strumento per catalogare alcuni progetti scelti come campione tra quelli a cui abbiano partecipato studenti italiani; nella seconda fase è stata valutata la presenza di proposte di attività di citizen science sui libri di testo per le scuole secondarie. Il primo capitolo di questo lavoro è dedicato a un excursus generale sulla citizen science, per individuarne le principali caratteristiche e fornire alcuni cenni storici sulla sua origine. Nel secondo capitolo viene inquadrato l’attuale sistema scolastico, facendo particolare riferimento alla didattica per competenze, un metodo di insegnamento innovativo e caratterizzato da uno stretto legame con il mondo reale. Il terzo capitolo spiega il metodo di ricerca usato per analizzare le attività di citizen science. Infine, gli ultimi due capitoli sono dedicati alle due fasi dell’analisi vera e propria e alla presentazione dei risultati.

La citizen science nella didattica delle scienze a scuola(2018 Feb 27).

La citizen science nella didattica delle scienze a scuola

-
2018-02-27

Abstract

“Perché dobbiamo studiare queste cose?”. È una domanda che suona famigliare e frustrante per molti insegnanti. Chi la pone, infatti, è un ragazzo che, non capendo a cosa potrà servirgli nella vita conoscere il legame covalente o la fotosintesi clorofilliana, non trova motivazione sufficiente per impegnarsi nello studio di questi argomenti. E, come è ben noto, la motivazione è essenziale per un buon percorso di studi. Uno dei compiti degli insegnanti è quindi far riconoscere ai ragazzi che gli argomenti affrontati nelle lezioni hanno stretti collegamenti con il mondo reale e che non è poi così improbabile che, prima o poi, possano rivelarsi utili durante la vita quotidiana. Gli studenti che cominciano a intuire il legame tra scienza e società sui banchi di scuola avranno maggiori probabilità di diventare cittadini consapevoli di questa relazione in futuro. Un modo per raggiungere questo scopo, almeno per quanto riguarda le discipline scientifiche, è quello di far partecipare gli studenti a una vera attività di ricerca: è possibile farlo, come sarà discusso in questa tesi, coinvolgendo la classe in un progetto di citizen science. Con questa espressione si indicano, infatti, tutte quelle attività, diverse per tipologia e ambito di riferimento, che prevedono la partecipazione nelle attività sperimentali di volontari che non siano scienziati di professione; negli ultimi vent’anni simili attività sono aumentate notevolmente in numero e ampiezza della popolazione coinvolta. Lo scopo di questa tesi è indagare in che modo queste attività si integrino nella didattica delle scienze delle scuole secondarie, attraverso un’analisi suddivisa in due fasi: nella prima fase è stata messa a punto una griglia di osservazione dei progetti di citizen science, usata come strumento per catalogare alcuni progetti scelti come campione tra quelli a cui abbiano partecipato studenti italiani; nella seconda fase è stata valutata la presenza di proposte di attività di citizen science sui libri di testo per le scuole secondarie. Il primo capitolo di questo lavoro è dedicato a un excursus generale sulla citizen science, per individuarne le principali caratteristiche e fornire alcuni cenni storici sulla sua origine. Nel secondo capitolo viene inquadrato l’attuale sistema scolastico, facendo particolare riferimento alla didattica per competenze, un metodo di insegnamento innovativo e caratterizzato da uno stretto legame con il mondo reale. Il terzo capitolo spiega il metodo di ricerca usato per analizzare le attività di citizen science. Infine, gli ultimi due capitoli sono dedicati alle due fasi dell’analisi vera e propria e alla presentazione dei risultati.
27-feb-2018
2016/2017
Lodola, Alessia
Fabbri, Martha
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11767/69381
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