Introduzione: Nata dalla sollecitazione di un professore dell’Università di Teramo, questa tesi analizza criticamente come la relazione tra umani e cinghiali viene narrata sul sito web di un giornale locale. Lo fa prendendo in esame 326 articoli pubblicati online fra il 2016 e il 2019 da Il Centro. Quotidiano d’Abruzzo. I tre aspetti fondamentali considerati per analizzare il fenomeno (chi è coinvolto, cosa dice, come lo dice) sono stati indagati attraverso tecniche che appartengono all’analisi quantitativa, integrate da analisi di tipo qualitativo. Nell’esaminare la questione si è fatto riferimento all’ampio campo di studi denominato human-wildlife conflict, che indaga la competizione diretta tra animali umani e non umani competono per risorse e spazio . Il ricorso alla parola ‘conflitto’ è 1 dovuto alla maggiore attenzione riservata alle interazioni che provocano danni alle attività umane. La stessa comunità scientifica, però, ha incominciato ad interrogarsi sull’appropriatezza di questa classificazione che, non solo adombra le altre forme di coesistenza, ma cela, dietro una controversia interspecifica, questioni e dibattiti che appartengono esclusivamente alla sfera antropica2. Per ragioni di spazio e di tempo, questo lavoro non propone un esame critico dell’uso del termine conflitto. Tuttavia, dove possibile, ha preferito sostituirlo con parole più neutre, quali ‘interazione’, 'coesistenza’, ‘relazione’ e simili; a incominciare dal tramutare l’espressione ‘human-wildlife conflict’ in ‘human-wildlife interaction’. Più in generale, gli human-wildlife interacion s’interessano sia della dimensione ecologica delle interazioni (impatti, biologia delle specie coinvolte, entità dei danni nel tempo e nello spazio) sia di quella socio-antropologica. All’interno di quest’ultima si può distinguere tra indagini che riguardano il merito, ossia i casi specifici di policy making e di gestione della fauna, e analisi che attengono alla narrazione delle interazioni nei media specialistici, scientifici o generali. Questa tesi fa riferimento a quest’ultimo gruppo. Nel soffermarsi sul punto di vista di un giornale, sono stati presi a riferimento due testi: per la parte legata alla conservazione della fauna, lo studio di Thomas J. Webb and Dave Raffaelli Conversations in conservation: revealing and dealing with language differences in environmental conflicts (2008); per la parte giornalistica, il libro Studiare giornalismo di Carlo Sorrentino ed Enrico Bianda (2019)...
Narrazioni animali: come la questione cinghiale viene trattata ne Il Centro. Quotidiano D’Abruzzo / Baioni, Elisa. - (2020 Jun 15).
Narrazioni animali: come la questione cinghiale viene trattata ne Il Centro. Quotidiano D’Abruzzo
Baioni, Elisa
2020-06-15
Abstract
Introduzione: Nata dalla sollecitazione di un professore dell’Università di Teramo, questa tesi analizza criticamente come la relazione tra umani e cinghiali viene narrata sul sito web di un giornale locale. Lo fa prendendo in esame 326 articoli pubblicati online fra il 2016 e il 2019 da Il Centro. Quotidiano d’Abruzzo. I tre aspetti fondamentali considerati per analizzare il fenomeno (chi è coinvolto, cosa dice, come lo dice) sono stati indagati attraverso tecniche che appartengono all’analisi quantitativa, integrate da analisi di tipo qualitativo. Nell’esaminare la questione si è fatto riferimento all’ampio campo di studi denominato human-wildlife conflict, che indaga la competizione diretta tra animali umani e non umani competono per risorse e spazio . Il ricorso alla parola ‘conflitto’ è 1 dovuto alla maggiore attenzione riservata alle interazioni che provocano danni alle attività umane. La stessa comunità scientifica, però, ha incominciato ad interrogarsi sull’appropriatezza di questa classificazione che, non solo adombra le altre forme di coesistenza, ma cela, dietro una controversia interspecifica, questioni e dibattiti che appartengono esclusivamente alla sfera antropica2. Per ragioni di spazio e di tempo, questo lavoro non propone un esame critico dell’uso del termine conflitto. Tuttavia, dove possibile, ha preferito sostituirlo con parole più neutre, quali ‘interazione’, 'coesistenza’, ‘relazione’ e simili; a incominciare dal tramutare l’espressione ‘human-wildlife conflict’ in ‘human-wildlife interaction’. Più in generale, gli human-wildlife interacion s’interessano sia della dimensione ecologica delle interazioni (impatti, biologia delle specie coinvolte, entità dei danni nel tempo e nello spazio) sia di quella socio-antropologica. All’interno di quest’ultima si può distinguere tra indagini che riguardano il merito, ossia i casi specifici di policy making e di gestione della fauna, e analisi che attengono alla narrazione delle interazioni nei media specialistici, scientifici o generali. Questa tesi fa riferimento a quest’ultimo gruppo. Nel soffermarsi sul punto di vista di un giornale, sono stati presi a riferimento due testi: per la parte legata alla conservazione della fauna, lo studio di Thomas J. Webb and Dave Raffaelli Conversations in conservation: revealing and dealing with language differences in environmental conflicts (2008); per la parte giornalistica, il libro Studiare giornalismo di Carlo Sorrentino ed Enrico Bianda (2019)...File | Dimensione | Formato | |
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