A che cosa serve? La domanda che ci facciamo alla fine è sempre la stessa. Studiamo i logaritmi: a che cosa servono? Leggiamo i promessi sposi: a che cosa serve? Andiamo nello spazio: a che cosa serve? Non riusciamo più a vedere il nostro tempo, se non come un investimento che deve necessariamente portare dei frutti. Meglio se immediati. Nella mitologia greca, Orfeo e Ulisse a un certo punto della loro vita si ritrovano a dover affrontare le sirene: esseri dal canto sensuale e ammaliante, che portano spesso i marinai a perdere la rotta e sfracellarsi contro gli scogli. Ulisse, per non cedere al canto delle sirene, si lega all’albero maestro della nave e tura gli orecchi dei compagni di viaggio. Invece il grande musicista Orfeo fa qualcos’altro: intona una melodia più bella, che incanta le sirene. Quante volte nelle nostre scelte siamo spinti da qualcosa di utile e quante volte, invece, siamo attirati da qualcosa di bello? Forse per fuggire da questo utilitarismo paralizzante che ci fa perdere la rotta abbiamo due alternative: farci legare all’albero maestro e tappare le orecchie come ha fatto Ulisse, oppure intonare una melodia più bella, come ha fatto Orfeo: proporre qualcosa di splendidamente inutile. Così ho deciso di realizzare uno spettacolo per planetari da proiettare a tutta cupola. Uno spettacolo che racconta la storia di Tess, una sonda spaziale cacciatrice di mondi alieni. A che serve cercare pianeti? A niente, ma va bene così.

Tess, il cacciatore di mondi alieni(2022 Feb 24).

Tess, il cacciatore di mondi alieni

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2022-02-24

Abstract

A che cosa serve? La domanda che ci facciamo alla fine è sempre la stessa. Studiamo i logaritmi: a che cosa servono? Leggiamo i promessi sposi: a che cosa serve? Andiamo nello spazio: a che cosa serve? Non riusciamo più a vedere il nostro tempo, se non come un investimento che deve necessariamente portare dei frutti. Meglio se immediati. Nella mitologia greca, Orfeo e Ulisse a un certo punto della loro vita si ritrovano a dover affrontare le sirene: esseri dal canto sensuale e ammaliante, che portano spesso i marinai a perdere la rotta e sfracellarsi contro gli scogli. Ulisse, per non cedere al canto delle sirene, si lega all’albero maestro della nave e tura gli orecchi dei compagni di viaggio. Invece il grande musicista Orfeo fa qualcos’altro: intona una melodia più bella, che incanta le sirene. Quante volte nelle nostre scelte siamo spinti da qualcosa di utile e quante volte, invece, siamo attirati da qualcosa di bello? Forse per fuggire da questo utilitarismo paralizzante che ci fa perdere la rotta abbiamo due alternative: farci legare all’albero maestro e tappare le orecchie come ha fatto Ulisse, oppure intonare una melodia più bella, come ha fatto Orfeo: proporre qualcosa di splendidamente inutile. Così ho deciso di realizzare uno spettacolo per planetari da proiettare a tutta cupola. Uno spettacolo che racconta la storia di Tess, una sonda spaziale cacciatrice di mondi alieni. A che serve cercare pianeti? A niente, ma va bene così.
24-feb-2022
2020/2021
Benedetto , Matteo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11767/126811
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