A dispetto dei grandi progressi nella comprensione dei meccanismi e dei determinanti dei comportamenti umani normali e patologici degli ultimi trent’anni, l’uso delle sostanze psicoattive e le dipendenze continuano ad essere un terreno di scontro tra due tradizioni di ricerca apparentemente inconciliabili, ognuna legata a uno specifico modello di intervento ed entrambe manchevoli. La prima si concentra sulla dimensione personale e sul contesto sociale, rivendicando autonomia e validità in settori di confine e intersezione con le più diverse scienze umane, dalla psicologia alla sociologia, sino alla filosofia, in teorizzazioni non di rado del tutto speculative. Questa prospettiva spesso finisce per centrare l’indagine sull’abuso di sostanze e la dipendenza su un impalpabile, quanto insussistente, soggetto senza corpo. La seconda tradizione di ricerca cerca di specificare la natura biologica dei comportamenti d’abuso: “le cause prossime”, i guasti della macchina umana alla base dell’uso di droghe e a ciò conseguenti.
Darwin e le droghe. La prospettiva evoluzionistica e l’uso di sostanze / Canali, Stefano. - In: MEDICINA DELLE DIPENDENZE. - ISSN 2039-7925. - 4:14(2014), pp. 46-55.
Darwin e le droghe. La prospettiva evoluzionistica e l’uso di sostanze
Canali, Stefano
2014-01-01
Abstract
A dispetto dei grandi progressi nella comprensione dei meccanismi e dei determinanti dei comportamenti umani normali e patologici degli ultimi trent’anni, l’uso delle sostanze psicoattive e le dipendenze continuano ad essere un terreno di scontro tra due tradizioni di ricerca apparentemente inconciliabili, ognuna legata a uno specifico modello di intervento ed entrambe manchevoli. La prima si concentra sulla dimensione personale e sul contesto sociale, rivendicando autonomia e validità in settori di confine e intersezione con le più diverse scienze umane, dalla psicologia alla sociologia, sino alla filosofia, in teorizzazioni non di rado del tutto speculative. Questa prospettiva spesso finisce per centrare l’indagine sull’abuso di sostanze e la dipendenza su un impalpabile, quanto insussistente, soggetto senza corpo. La seconda tradizione di ricerca cerca di specificare la natura biologica dei comportamenti d’abuso: “le cause prossime”, i guasti della macchina umana alla base dell’uso di droghe e a ciò conseguenti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.