Introduzione. Il margine è secondo la definizione che ne dà l’enciclopedia etimologica Treccani1 la parte ai due lati, o tutto intorno, di una superficie qualsiasi. Ma se il margine è sociale questa definizione non può bastare. Continuando a leggere dall’enciclopedia si trova il significato figurato per cui il per cui il termine margine si riferisce, specie se usato al plurale, a chi vive al limite, in una posizione di confine, in una situazione che non è più o non è ancora quella di riferimento: detto soprattutto di individui o gruppi che campano di espedienti, privi di un mestiere o di un’attività regolare, oppure di persone che vivono in uno stato di emarginazione. Già da questa prima definizione si può dedurre che nessun luogo è intrinsecamente marginale, periferico o remoto di per sé, ma lo è sempre in riferimento a qualcosa. Per cui un luogo e i suoi abitanti sono sempre marginali in relazione a qualche sito posto altrove (Forgacs, 2015). Secondo David Forgacs, professore alla New York University e autore del saggio Margini d’Italia: L’esclusione sociale dall’Unità a oggi, (Laterza 2015), i margini non sono riconducibili a situazioni oggettive, naturali, ma prodotti da modi di vedere e organizzare lo spazio sociale. Nel libro si ripercorre la storia della nascita d’Italia e si suggerisce che la formazione di un’identità nazionale sia passata anche attraverso un processo di esclusione sociale.
Vite ai margini: la persona con disturbi mentali e il migrante a confronto sui mass media(2017 Feb 16).
Vite ai margini: la persona con disturbi mentali e il migrante a confronto sui mass media
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2017-02-16
Abstract
Introduzione. Il margine è secondo la definizione che ne dà l’enciclopedia etimologica Treccani1 la parte ai due lati, o tutto intorno, di una superficie qualsiasi. Ma se il margine è sociale questa definizione non può bastare. Continuando a leggere dall’enciclopedia si trova il significato figurato per cui il per cui il termine margine si riferisce, specie se usato al plurale, a chi vive al limite, in una posizione di confine, in una situazione che non è più o non è ancora quella di riferimento: detto soprattutto di individui o gruppi che campano di espedienti, privi di un mestiere o di un’attività regolare, oppure di persone che vivono in uno stato di emarginazione. Già da questa prima definizione si può dedurre che nessun luogo è intrinsecamente marginale, periferico o remoto di per sé, ma lo è sempre in riferimento a qualcosa. Per cui un luogo e i suoi abitanti sono sempre marginali in relazione a qualche sito posto altrove (Forgacs, 2015). Secondo David Forgacs, professore alla New York University e autore del saggio Margini d’Italia: L’esclusione sociale dall’Unità a oggi, (Laterza 2015), i margini non sono riconducibili a situazioni oggettive, naturali, ma prodotti da modi di vedere e organizzare lo spazio sociale. Nel libro si ripercorre la storia della nascita d’Italia e si suggerisce che la formazione di un’identità nazionale sia passata anche attraverso un processo di esclusione sociale.File | Dimensione | Formato | |
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