L’Artico è l’area del pianeta che attualmente soffre maggiormente gli effetti del cambiamento climatico (CC). Nell’AR4 dell’International Panel on Climate Change (IPPC) pubblicato nel 2007, gli esperti delle Nazioni Unite affermano che in questa regione da decenni la temperatura sta aumentando a una velocità doppia rispetto a quella di altre aree del Pianeta. Le narrazioni dei popoli indigeni dell’Artico sul CC coincidono perfettamente con i risultati di misurazioni strumentali realizzate da scienziati polari dell’IPCC per la stesura dell’AR4 nel 20071. Non è un caso che da circa un decennio gli scienziati polari collaborano con i ricercatori indigeni. Questi ultimi sono stati invitati dapprima a condividere le loro “cronache” con gli esperti dell’IPCC, in seguito a revisionare i rapporti di valutazione del Panel. L’Artico è considerato oggi il canarino da miniera del Pianeta e, per estensione, potremmo considerare i popoli indigeni i minatori del Grande Nord. Sono certamente i primi a soffrire più intensamente del CC perché la loro sussistenza dipende quasi totalmente dall’ecosistema artico (allevamento e pascolo delle renne, caccia, pesca, ….). La tutela dell’ambiente è pertanto la loro principale istanza. Le conoscenze delle popolazioni indigene del Nord, le modalità organizzative e comunicative che hanno saputo mettere in atto possono contribuire a definire un nuovo e forse più efficace approccio al CC...

Ghiaccio bollente: conoscenza e comunicazione sul cambiamento climatico nell'artico: due casi di climate knowledge brokering / Salandin, Tanya. - (2015 Nov 12).

Ghiaccio bollente: conoscenza e comunicazione sul cambiamento climatico nell'artico: due casi di climate knowledge brokering

Salandin, Tanya
2015-11-12

Abstract

L’Artico è l’area del pianeta che attualmente soffre maggiormente gli effetti del cambiamento climatico (CC). Nell’AR4 dell’International Panel on Climate Change (IPPC) pubblicato nel 2007, gli esperti delle Nazioni Unite affermano che in questa regione da decenni la temperatura sta aumentando a una velocità doppia rispetto a quella di altre aree del Pianeta. Le narrazioni dei popoli indigeni dell’Artico sul CC coincidono perfettamente con i risultati di misurazioni strumentali realizzate da scienziati polari dell’IPCC per la stesura dell’AR4 nel 20071. Non è un caso che da circa un decennio gli scienziati polari collaborano con i ricercatori indigeni. Questi ultimi sono stati invitati dapprima a condividere le loro “cronache” con gli esperti dell’IPCC, in seguito a revisionare i rapporti di valutazione del Panel. L’Artico è considerato oggi il canarino da miniera del Pianeta e, per estensione, potremmo considerare i popoli indigeni i minatori del Grande Nord. Sono certamente i primi a soffrire più intensamente del CC perché la loro sussistenza dipende quasi totalmente dall’ecosistema artico (allevamento e pascolo delle renne, caccia, pesca, ….). La tutela dell’ambiente è pertanto la loro principale istanza. Le conoscenze delle popolazioni indigene del Nord, le modalità organizzative e comunicative che hanno saputo mettere in atto possono contribuire a definire un nuovo e forse più efficace approccio al CC...
12-nov-2015
2014/2015
Salandin, Tania
Carra, Luca
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11767/5110
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