L’idea di fondo di questo lavoro di tesi nasce a seguito del lavoro svolto nel corso di “Libri”, durante il secondo anno del Master in Comunicazione della Scienza. L’elaborazione di un progeto editoriale è stata, infatti, parte integrante ed elemento cardine nelle lezioni tenute da Martha Fabbri e Luigi Civalleri. Tra i vari compiti assegnati durante il corso a ciascuno studente, era stato anche affidato quello di compiere una ricerca per individuare una buona idea da proporre a un editore per una eventuale pubblicazione. Il corso di “Libri” era iniziato nel novembre del 2011 e ciò che mi aveva più colpito, quell’anno, era stata la proliferazione di pubblicazioni incentrate sul rapporto tra la scienza e l’Italia, occasionate dalle celebrazioni per il centocinquantesimo anno dall’Unità1. Quello che mi venne in mente, allora, fu di provare a immaginare in che modo si sarebbe parlato di scienza durante i festeggiamenti per il duecentesimo anniversario dell’Unità d’Italia. Quale volto avrebbe avuto la scienza? Quali scoperte ci saremmo potuti atendere da qui a cinquant’anni? In quali campi? Quali sarebbero stati i protagonist della scienza italiana nel 2061? Con questo scritto, quindi, presenterò la mia personale esperienza di elaborazione di un progetto editoriale che, penso, possa avere qualche possibilità di pubblicazione. L’idea che sta alla base, e che sarà approfondita in maniera più specifca più avanti in questo lavoro, è quella di far raccontare a dieci giovani scienziati/ricercatori italiani – che hanno deciso di fare il loro mestere in Italia –come sarà la loro disciplina fra cinquant’anni, tentando anche di fare un breve excursus nella storia delle loro vite. Nella prima parte, cercherò di descrivere, quindi, tutte le varie fasi che hanno portato prima all’elaborazione di un progetto editoriale, poi alla scelta del materiale da consultare per la preparazione delle interviste e, infne, racconterò le modalità che ho seguito per individuare il ricercatore che sono riuscito a intervistare: Marcello Carrozzino, del Laboratorio di Robotica percettiva della Scuola Superiore S. Anna di Pisa. La seconda parte, invece, sarà costituita da un piccolo assaggio del risultato fnale che mi propongo di raggiungere, ovvero inserirò l’introduzione e il primo capitolo (dei dieci possibili) che andranno a costituire il mio libro.
La scienza s'è desta. Presentazione di un progetto editoriale
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2013-02-01
Abstract
L’idea di fondo di questo lavoro di tesi nasce a seguito del lavoro svolto nel corso di “Libri”, durante il secondo anno del Master in Comunicazione della Scienza. L’elaborazione di un progeto editoriale è stata, infatti, parte integrante ed elemento cardine nelle lezioni tenute da Martha Fabbri e Luigi Civalleri. Tra i vari compiti assegnati durante il corso a ciascuno studente, era stato anche affidato quello di compiere una ricerca per individuare una buona idea da proporre a un editore per una eventuale pubblicazione. Il corso di “Libri” era iniziato nel novembre del 2011 e ciò che mi aveva più colpito, quell’anno, era stata la proliferazione di pubblicazioni incentrate sul rapporto tra la scienza e l’Italia, occasionate dalle celebrazioni per il centocinquantesimo anno dall’Unità1. Quello che mi venne in mente, allora, fu di provare a immaginare in che modo si sarebbe parlato di scienza durante i festeggiamenti per il duecentesimo anniversario dell’Unità d’Italia. Quale volto avrebbe avuto la scienza? Quali scoperte ci saremmo potuti atendere da qui a cinquant’anni? In quali campi? Quali sarebbero stati i protagonist della scienza italiana nel 2061? Con questo scritto, quindi, presenterò la mia personale esperienza di elaborazione di un progetto editoriale che, penso, possa avere qualche possibilità di pubblicazione. L’idea che sta alla base, e che sarà approfondita in maniera più specifca più avanti in questo lavoro, è quella di far raccontare a dieci giovani scienziati/ricercatori italiani – che hanno deciso di fare il loro mestere in Italia –come sarà la loro disciplina fra cinquant’anni, tentando anche di fare un breve excursus nella storia delle loro vite. Nella prima parte, cercherò di descrivere, quindi, tutte le varie fasi che hanno portato prima all’elaborazione di un progetto editoriale, poi alla scelta del materiale da consultare per la preparazione delle interviste e, infne, racconterò le modalità che ho seguito per individuare il ricercatore che sono riuscito a intervistare: Marcello Carrozzino, del Laboratorio di Robotica percettiva della Scuola Superiore S. Anna di Pisa. La seconda parte, invece, sarà costituita da un piccolo assaggio del risultato fnale che mi propongo di raggiungere, ovvero inserirò l’introduzione e il primo capitolo (dei dieci possibili) che andranno a costituire il mio libro.File | Dimensione | Formato | |
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